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Una città ricca di storia: un giorno a Kufstein

aggiornato 8 giorni fa su Consigli
@ Tirol Werbung / Marshall George
, © Tirol Werbung / Marshall George@ Tirol Werbung / Marshall George
Una canzone famosa in tutto il mondo, una fortezza maestosa e imponente, case pittoresche che sembrano uscite da un libro di favole, trattorie centenarie, una seggiovia di altri tempi … non sorprende che la città tirolese di Kufstein abbia fatto gola a molti anche in passato.

Il viaggio verso Kufstein non può che iniziare con un classico. E con quale? Il Kufsteinlied, (la Canzone di Kufstein)

Kennst du die Perle,
Die Perle Tirols.
Das Städtchen Kufstein,
Das kennst du wohl,
Umrahmt von Bergen,
So friedlich und still,
|: Ja, das ist Kufstein
Dort am grünen Inn. :
|

Il mio tour di un giorno alla scoperta della seconda città più grande del Tirolo inizia con la canzone di successo di fama mondiale di Karl Ganzer nel mio orecchio. Di recente ho letto un altro articolo: "Kufstein ha poche attrrazioni, ma una canzone di successo mondiale", era il titolo. Ma le attrazioni di Kufstein vanno ben oltre la sua famosa canzone. La piccola città al confine con la Germania è soprattutto ricca di storia. I primi coloni arrivarono in zona già oltre 30.000 anni fa e nel corso degli anni la città fu luogo di molte dispute. Gli Asburgo, i Bavaresi, i Tirolesi bussarono con successi alterni alle porte della imponente fortezza.

È la fortezza che mi saluta da lontano. Essa troneggia maestosamente da secoli sulla città. E mi chiedo come sarà stata la vita dietro queste mura quando era abitata da servi e cavalieri e quando l’imperatore Massimiliano I chiamò alla sua presa.

E l’importanza storica di Kufstein non si percepisce solo dalla fortezza: molti angoli della città vi porteranno indietro nel tempo. Allo stesso tempo la città ha saputo rinnovare con grande cura e amore per il dettaglio i suoi tesori antichi e li fa risplendere senza rinnegare la modernità.

La fortezza di Kufstein fu menzionata per la prima volta in un documento nel 1205. © Tirol Werbung / Marshall George, © Tirol Werbung / Marshall GeorgeLa fortezza di Kufstein fu menzionata per la prima volta in un documento nel 1205. © Tirol Werbung / Marshall George

Da scoprire: il quartiere culturale di Kufstein

Il quartiere culturale di Kufstein si fonde in un insieme armonioso di antico e moderno. Dove un tempo si trovava il vecchio municipio – una costruzione notevole che ospitò una saponeria e l’amministrazione reale generale dei tabacchi – oggi è nato un moderno punto d’incontro. Sulla piazza storica si siedono gli ospiti del nuovo Hotel ARTE e del vicino bar „Vitus und Urban“. I suoi collaboratori mi raccontano che l’hotel è aperto dal 2016. Il grande buffet allestito per la prima colazione che propone questo bar invitante fa venire proprio fame. Per fortuna il buffet è accessibile anche per chi non è ospite dell’albergo, è aperto tutti i giorni e per il costo di € 16 è più che abbondante.


Accanto all’hotel e al bar, si trovano una banca, una profumeria e altri numerosi negozi e il quartiere culturale della piazza Oberer Stadtplatz ospiterà in futuro anche il teatro della città con una sala moderna che potrà accogliere 175 spettatori.

Passeggiare: nel vicolo Römerhofgasse

Poco lontano dal quartiere culturale si trova il vicolo Römerhofgasse. Questa piccola viuzza lastricata di san pietrini ricorda i vecchi tempi. Le facciate delle case sono ricche di dipinti, splendide bow windows e artistiche insegne antiche indicano la vicina trattoria. Accanto ad una vetrina un po’ kitsch e una di vestiti tirolesi per bambini trovo sul mio cammino il famoso ritrovo Auracher Löchl e il leggendario Batzehäusl Schicketanz. Il Batzehäusl, la più antica enoteca di Kufsteins costruita oltre 530 anni fa, è chiusa perché in cerca di un nuovo gestore. Peccato. Perché la poesia in rima dipinta sulla casa suona promettente:

„Was für Pisa der Turm, was für den Fischer der Wurm, was dem Edelstein der Glanz, ist für Kufstein das Batzenhäusl Schicketanz“ (quello che per Pisa è la sua torre, per il pescatore è il suo verme, e la lucentezza è per la pietra , è per Kufstein il Batzenhäusl Schicketanz).

Fate una pausa: all‘Auracher Löchl

Proseguendo per il vicolo presso il ristorante Auracher Löchl vedo passare il cuoco con un grande vassoio con cipolle arrostite. Nella famosa trattoria, con la sua storia pluri centenaria, servono i caratteristici Kasspatzln (o Käsespätzle), gli gnocchetti al formaggio. Ed i piatti sono ancora più buoni visto che vengono gustati in questi splendidi ambienti di legno scuro, le note Stube tirolesi. Anche Karl Ganzer, il compositore della famosa Canzone di Kufstein apprezzò la straordinaria locazione dell‘Auracher Löchl, e fu spesso ospite qui allietando i commensali con la sua musica.

Affacciandosi da una Stube dell‘Auracher Löchl si vede in basso un Gin-Bar denominato „Stollen 1930“ (Galleria 1930). Attualmente vi si possono gustare 850 diverse specialità di Gin e fra poco dovrebbero diventare addirittura 888.

Accanto alla tradizionale trattoria l‘Auracher Löchl offre un’altra piccola chicca: dal vicolo Römerhofgasse, proprio dalla trattoria Auracher Löchl fino all‘Hotel Träumerei #8 (che un tempo fu l‘Hotel Auracher Löchl) situato sull’altro lato della strada, si tende un piccolo ponte il quale ospita due vani. Questi – il più piccolo ristorante del mondo dentro un ponte – possono essere affittati per serate romantiche a due, menu di cinque portate compreso. Anche per una proposta di matrimonio? „Succede spesso“ dice ridendo un cameriere. „Infatti, il ristorante del ponte è praticamente sempre pieno. Si consiglia di prenotare almeno un mese prima“.

Fermarsi: al monumento di Karl Ganzer

Improvvisamente mi ritornano in mente le note della Canzone di Kufstein anche perché a pochi metri dall’Auracher Löchl mi trovo di fronte al monumento di Karl Ganzer. Il già citato musicista autodidatta che ha composto la sua „Perla del Tirolo“ nel 1946. E si dice che di questa canzone esistono oltre mille versioni diverse in tutto il mondo.

Ascoltare: L’Organo degli Eroi

Dal vicolo Römerhofgasse la strada verso la fortezza, la Festung Kufstein non è lontana. Chi arriva verso l’ora di pranzo deve assolutamente assistere al concerto dell’Organo degli Eroi, l'Heldenorgel. Dal 1931 l’organo situato nella torre civica della fortezza è il più grande organo a cielo aperto del mondo.

Ogni giorno alle ore 12 (in luglio e agosto anche alle ore 18) Kufstein risuona delle note d’organo che provengono da 4.948 canne e 46 registri. L’acustica migliore si gode sotto la tettoia della piazza antistante la fortezza. La posizione permette inoltre di osservare l’organista all’opera – e persino chiedergli qualche brano musicale. Quel giorno durante il suo saluto consueto Hans Berger annuncia „Oggi suono un brano speciale per la signora che è venuta dall’Olanda“. Dal 2009 lui suona il concerto dell’organo alternandosi con suo figlio e altri due musicisti. La straordinaria presentazione musicale dura sempre 20 minuti e finisce sempre con il pezzo „Der gute Kamerad’“ (Il buon compagno).

Vivere: la fortezza di Kufstein

Alla fortezza si arriva con un ascensore di vetro. Oggi è facile conquistare l’emblema di Kufstein. All’inizio del 16.mo secolo l’imperatore Massimiliano I ebbe qualche problema in più: nel 1504 il sovrano asburgico chiamò all’assalto della fortificazione. Per riuscirci alla fine dovettero portare con una zattera sul fiume Inn da Innsbruck fino a Kufstein persino i due più grandi cannoni dell’imperatore denominati Purlepaus e Weckauf. Dopo la conquista Massimiliano ampliò la rocca erigendo la grande fortezza.

Nel corso della sua storia la fortezza fu ripetutamente luogo di assedio, di combattimenti e fu usata anche come prigione. Oggi la fortezza è un museo e ospita mostre, spettacoli teatrali e concerti.

Ammirare: la manifattura del vetro di Riedel

I bicchieri della Riedel sono famosi ben oltre le frontiere del Tirolo: ogni calice viene soffiato e realizzato a mano da sapienti artigiani. Qui la storia del vetro ha tradizione bimillenaria e i bicchieri vengono ormai venduti in tutto il mondo. Imperdibile la visita alla fabbrica con il Museo annesso: si possono vedere i soffiatori all’opera e fare shopping nello store annesso con prezzi eccezionali per pezzi davvero unici. La Glasmanufaktur Riedel a Kufstein è un must per gli amanti del vino e dei calici realizzati a mano.

Andare in quota: l’impianto Kaiserlift

Chi volesse scoprire Kufstein anche da un’altra prospettiva dovrebbe servirsi degli impianti Kaiserlift: un po’ insolito ma in maniera meravigliosamente rilassante si arriva con la seggiovia in circa 25 minuti alla stazione d’arrivo Brentenjoch. L’impianto Kaiserlift è stato modernizzato nel 2015 e volutamente si è deciso di mantenere la seggiovia ad un posto solo: rimane più tempo per godersi lo spettacolo naturale.

Arrivati in quota si capisce che non è un caso se il Tirolo viene chiamato anche „Paese delle montagne“. Il panorama è impressionante. Persino per me che sono nata in Tirolo. Da un lato la larga valle dell’Inn con la vista verso la Germania, dall’altro si erge verso il cielo azzurro il massiccio dell’Imperatore. Vicino a Kufstein vedo anche un bellissimo lago. E‘ l’amato Hechtsee ?

Il Massicccio dell’Imperatore, il Kaisergebirge, è zona protetta dal 1963. A Kufstein, la seggiovia del Kaiserlift è l’unico impianto. Ma per scoprire la natura il mezzo migliore è la camminata e l’escursionismo.

Una zona protetta è anche la nota valle Kaisertal che testimonia il luogo dei primi coloni arrivati oltre 30.000 anni fa. La valle fu a lungo l’ultima valle abitata in Austria senza accesso stradale diretto. Solo dal 2008 una stradina porta nella valle Kaisertal (arrivo attraverso Ebbs, vicino a Kufstein), ma essa è riservata solo a persone autorizzate e residenti. A chi si avventura nella valle Kaisertal consiglio una sosta presso la trattoria alpina Pfandlhof. Vale veramente la pena.

Sostare: alpeggio Brentenjoch

Appena sotto la stazione d’arrivo della seggiovia a 1200 metri scopro l’alpeggio Brentenjochalm: i fiori variopinti attorno all’originale alpeggio e la scenografia naturale nei dintorni sembrano quasi non veri per quanto sono belli. L’oste Leni Kaindl che da anni gestisce l’alpeggio Brentenjochalm mi serve una tipica merenda tirolese a base di speck. Ascoltando le campane delle mucche rifletto se tornare anche di sabato: perché quel giorno la Leni prepara la pasta fatta in casa e i dolci Zillertaler Krapfen.

Alla scoperta dei dintorni

A Kufstein vale anche la pena scoprire i dintorni. Notevole il vicino teatro popolare Passionsspielhaus Erl, che ospita ogni anno il festival tirolese: Tiroler Festspiele. Raccomandazione per la sosta a Erl: la trattoria "Sorgente azzurra": Gasthaus Blaue Quelle, che è stato appena segnalato nella nuova guida delle trattorie come nuova struttura al top.

Il Passionsspielhaus, ovvero il teatro del Festival Tirolese, di Erl è un capolavoro architettonico e acustico.Il Passionsspielhaus, ovvero il teatro del Festival Tirolese, di Erl è un capolavoro architettonico e acustico.

Rosanna Battisti ama viaggiare... e ritornare, specialmente d'inverno quando sente il richiamo delle piste da sci.

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