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Andiamoci piano! 5 fantastiche mete per lo slow-tourism in Tirolo

Aggiornato il 13.09.2021 su Consigli

Slow-Travel-Hotspots , © Tirol Werbung, Sebastian Schels © Tirol Werbung, Sebastian Schels

Acque selvagge, montagne solitarie, luoghi magici – e niente stress. Il Tirolo è ricco di Slow-Tourism-Hotspots, ovvero luoghi ideali dove rigenerarsi. Alcuni sono nascosti in isolati fondo valle, altri si trovano vicinissimi a luoghi pieni di transito. Ecco 5 regioni speciali dove toccare il cielo con un dito. Con la spiegazione di cosa le renda così le rendono.

Il mondo parallelo: la valle Gschnitz

Due mondi vicini ma opposti. Per essere più precisi: solo 9,7 chilometri in linea d’aria separano il centro del paese Gschnitz dal passo del Brennero dove transitano rumorosamente ogni giorno circa 40.000 macchine. Ma questo gioiello alpino, che si trova in una vallata laterale della Wipptal offre esattamente l’opposto: quiete e tranquillità. Gschnitz ha 460 abitanti, a naso altrettante pitture barocche e un panorama che toglie il fiato circondata come è da cime alpine che raggiungono quasi i 3.000 metri. La valle è un cosiddetto trogolo glaciale, come da spiegazione scientifica sui libri di geografia: si è formata dai ghiacciai dopo l’ultima glaciazione. Distese di alpeggi verdi e pendii montuosi che prima salgono dolcemente ma poi diventano sempre più ripidi e pieni di boschi, qui nessuno ha mai pensato di costruirci degli impianti. D’inverno a valle esiste una rete perfetta di anelli per lo sci di fondo.

Il posto perfetto per rilassarsi – al di sopra della valle Gschnitztal. 
, © Tirol Werbung, Markus JeneweinIl posto perfetto per rilassarsi – al di sopra della valle Gschnitztal.  © Tirol Werbung, Markus Jenewein

Il classico: Sellrain

Nella valle Sellrain, a metà percorso tra Innsbruck e Kühtai, lo  »Slow Tourism« o turismo lento fu presto una decisione di consapevolezza. Già dai primi anni ottanta la valle Sellrain fa parte delle zone di riposo delle Alpi dello Stubai – »Ruhegebiet Stubaier Alpen«. Ai visitatori e amanti della montagna si aprono panorami che ricordano epoche passate: i contadini di questa zona alpina asciugano ancora il fieno appendendolo a grucce incrociate di legno, i cosiddetti “Stangger”. Gli alpinisti amano unire le piacevoli passeggiate con esperienze culinarie. Negli alpeggi della Sellrain e nella vicina valle Fotsch si trovano molti luoghi dove si producono saporitissimi formaggi.

La baita Juifenalm è una delle tante baite nel Sellrain.
, © Tirol Werbung , Jörg KoopmannLa baita Juifenalm è una delle tante baite nel Sellrain. © Tirol Werbung , Jörg Koopmann

I costruttori: Steinberg am Rofan

Chi sa dove sono le Alpi di Brandenberg? Pochissimi. Ed è anche questo che rende la regione delle Alpi del Rofan così speciale. Lontanissimo da stress e tran tran moderno ma a soli 15 chilometri dall’Achensee, il lago più grande del Tirolo che sembra un fiordo, si trova il pittoresco paesino Steinberg am Rofan. Un luogo incantevole con meno di 300 abitanti. L’attrazione principale è la natura. Si può staccare da tutto semplicemente riposandosi o vivendo attivamente questo mondo romantico praticando l’escursionismo e la pesca lungo il fiume Steinberger Ache. Il rinomato architetto Bernardo Bader, specializzato nella progettazione in legno, nel 2018 ha creato nel centro del paese una struttura moderna ma allo stesso tempo armonizzata nel contesto che include una tipica trattoria, un piccolo negozio di prodotti tipici, un bar estivo e una sala per concerti. D’inverno a Steinberg si può anche sciare. Con un chilometro di piste il comprensorio è il più piccolo di tutto il Tirolo. Ma perfetto per principianti e per famiglie che vogliono stare lontano da ogni confusione.

Il Mesnerhof a Steinberg.
, © MesnerhofIl Mesnerhof a Steinberg. © Mesnerhof

Natura selvaggia tra uccelli e ponti sospesi: la valle Lechtal

Natura selvaggia che invita all’avventura: la valle Lech è una delle più incontaminate e primordiali d’Europa in quanto il percorso del fiume Lech non è mai stato modificato e ha conservato il suo percorso e stato originario. Tutti i 14 comuni della valle Lech sono lontani dalla frenesia della vita quotidiana. Se volete scoprire quanto possano essere vicini relax e adrenalina regalatevi una passeggiata sul ponte sospeso di Holzgau lungo 200 metri sopra una gola profonda 110 metri. Circondata da 42 chilometri quadrati di parco naturale la valle Lech si presenta come luogo ideale per gli amanti della natura, per famiglie e per chi vuole fuggire dallo stress quotidiano. Il birdwatching cercando i tipici uccelli che popolano le rive del fiume è ideale tra le località di Stanzach e Reutte. Qui i banchi di ghiaia sono larghi anche 500 metri. E chi alla lentezza preferisce l’avventura può praticare il rafting.

Gramais nelle Alpi di Lechtal è il villaggio più piccolo di tutta l’Austria.
, © Tirol Werbung, Bert HeinzlmeierGramais nelle Alpi di Lechtal è il villaggio più piccolo di tutta l’Austria. © Tirol Werbung, Bert Heinzlmeier

La quiete d’alta montagna: Vent

Quello che oggi definiamo »Slow Tourism« o turismo lento a Vent nella valle Ötz si basa sui primi concetti turistici elaborati già nel 1860 dall’allora parroco di Vent Franz Senn, conosciuto anche come “parroco del ghiacciaio” e famoso in seguito come co-fondatore del club alpino tedesco. La località si trova ad una altitudine di 1.900 metri e la popolazione  ha da sempre la consapevolezza di vivere in uno scenario alpino che richiede grandissimo rispetto. I visitatori qui trovano la tranquillità ma anche la sfida: da Vent partono e passano famosi vie alpine come il noto Circuito di Vent, o la famosa Via Alpina. Vent è punto di partenza ideale per escursioni ben otto rifugi alpini. Il primo che ha scalato le cime più alte della zona era proprio lui: il prete Franz Senn.

Le Rofenhöfe a Vent sono i masi aperti tutto l’anno più in alta quota dell’Austria. 
, © Tirol Werbung, Bernhard AichnerLe Rofenhöfe a Vent sono i masi aperti tutto l’anno più in alta quota dell’Austria.  © Tirol Werbung, Bernhard Aichner

Ole Zimmer abita a Monaco di Baviera – appena può scappa in montagna. Anche se la sua prima e costante passione sportiva è il rugby, il giornalista freelance è anche appassionatissimo di molti temi che riguardano il Tirolo – dallo sci alpinismo alla mountain bike fino alle raffinatezze della cucina alpina.

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